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Un libro da leggere
Il Welfare State: ieri, oggi, domani
Per chi volesse iniziare la lettura ecco il primo capitolo.
Per chi fosse interessato ad acquisire un copia rivolgersi a Teseo Editore Roma o direttamente al nostro sito.

Relazione del presidente (2012)

Relazione CIV Inpdap 2011

Relazione COVIP 2010

Relazione del presidente (2010)

Imprese italiane, Servizi finanziari e assicurativi
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Primo Piano

 Monitoraggio dei flussi Inps nei primi due trimestri del 2015

Nei primi due trimestri del 2015 c’è  una sostanziale stabilità del numero dei trattamenti di vecchiaia ed un contestuale incremento delle pensioni di anzianità/anticipate rispetto agli analoghi valori riferiti all'anno precedente.
Tale incremento risulta particolarmente accentuato nella gestione degli Artigiani dove le pensioni di anzianità/anticipate relative alle decorrenze dei primi sei mesi del 2015, dato ancora parziale a causa del ritardo nelle liquidazioni, si attestano già in questa prima rilevazione su un valore pari al triplo del dato del primo semestre 2014, mentre nel FPLD e nei Commercianti ci si attesta su un valore doppio. Tale andamento dipende principalmente dalle regole imposte dall’attuale normativa previdenziale che ha introdotto la pensione anticipata in luogo della pensione di anzianità, la quale fino al 2011 veniva liquidata o con 40 anni di contributi o con il sistema delle quote: tale nuovo trattamento a partire dal 2012 richiede una anzianità decisamente superiore rispetto ai 35 minimi richiesti nelle quote. In particolare coloro i quali nel 2011 non sono riusciti ad agganciare il requisito delle quote anche in presenza di anzianità elevata (inferiore comunque a 40), poiché con età inferiore al requisito minimo richiesto (60 anni per i dipendenti – 61 per gli autonomi), hanno cominciato quest’anno a raggiungere in misura consistente i 42 anni e 6 mesi di anzianità richiesti dal trattamento anticipato. Tali considerazioni non valgono ovviamente per i cosiddetti salvaguardati, per i quali sono stati conservati in generale i requisiti per il pensionamento vigenti prima del 2012.
Per quanto riguarda le donne inoltre, si ravvisa un notevole incremento dei trattamenti di anzianità legati alla scelta dell’opzione donna che, ad oggi, dovrebbe essere consentita solo fino alla fine del 2015. Osservando i dati complessivi del primo semestre 2015 rispetto all'intero anno 2014, l'incremento delle decorrenti di anzianità/anticipate determina una consistente variazione degli indicatori statistici riguardanti la composizione per categoria, per sesso, e per ripartizione geografica: le pensioni di anzianità/anticipate infatti vengono liquidate generalmente ad individui con carriere più complete e quindi principalmente ad uomini residente al Nord. Tale circostanza fa sì che mentre per ogni 100 pensioni maschili decorrenti nel 2014 ne risultavano decorrenti 119 femminili, questo rapporto nel 2015 scende a 106, ed inoltre mentre per ogni 100 pensioni decorrenti nel 2014, 47 si riferivano a pensionati residenti al Nord, nel 2015 tale rapporto sale a 52. Viene inoltre esposto il dettaglio delle liquidazioni effettuate in regime di salvaguardia nelle gestioni oggetto del monitoraggio: in particolare si tratta di quasi 40.000 trattamenti decorrenti nel 2014 e nel primo semestre 2015. Per le decorrenti nel 2015 tali trattamenti si configurano nel FPLD principalmente di anzianità (75%), mentre nelle gestioni dei lavoratori autonomi si suddividono pressocchè equamente tra vecchiaia e anzianità.


 

 

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